In questi giorni, Londra e Parigi stanno verificando le proprie capacità di risposta a disastri che potrebbero colpire le due città.

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Nella capitale britannica si è svolta, dal 29 febbraio al 3 marzo, l’esercitazione “Unified Response” (organizzata dai Vigili del Fuoco londinesi), il cui scenario era basato su un crollo di un grande edificio che ha causato numerose vittime e danni anche ai trasporti pubblici (metropolitana).

L’esercitazione è stata condotta simultaneamente in quattro differenti luoghi, inclusa una centrale energetica in disuso, ed ha visto la partecipazione di tutti i servizi di emergenza londinesi, autorità locali e nazionali, team specializzati da Regno Unito, Ungheria, Italia e Cipro, nonché dell’ERCC (l’Emergency Response Coordination Centre, facente parte del Meccanismo Europeo di Protezione Civile), che aveva il ruolo di validazione dei protocolli e di coordinamento.

sequana

A Parigi, dal 7 al 18 marzo, si svolge invece l’esercitazione “Sequana 2016”, che prevede la simulazione di una grande inondazione che colpisce l’Île-de-France e ha come obiettivi quelli di migliorare il coordinamento di tutti gli attori coinvolti (incluso il Meccanismo Europeo di Protezione Civile) e di focalizzare l’attenzione della popolazione sul fenomeno delle inondazioni.

L’esercitazione, organizzata dalla Préfecture de police parigina, coinvolge attori su diversi livelli:

  • Il Meccanismo Europeo di Protezione Civile
  • A livello nazionale il Centre Interministériel de Crise (Centro Interministeriale di Crisi – CIC), parte del Ministero dell’Interno
  • I servizi a livello regionale, dipartimentale e statale, comprese le prefetture colpite dal rischio di alluvione, che attiveranno il loro Centre Opérationnel Départemental (COD – Centro Operativo Dipartimentale)
  • Le autorità territoriali, in particolare i comuni, che forniscono la gestione delle crisi di primo livello
  • Stakeholder pubblici e privati che desiderano testare i propri sistemi di prevenzione

Per saperne di più, clicca qui per Unified Response (pagina in inglese) e qui per Sequana 2016 (pagina in francese)